mercoledì 20 novembre 2013

Il bacio No-Tav? Molestia sessuale! (secondo Signorini)

"E se invece quel bacio fosse un'altra cosa? Molestia. Molestia sessuale. Proviamo a ribaltare la situazione. Un poliziotto che sfiora con le labbra il viso di una No Tav agguerrita e incavolata. Stessa foto. Solo al contrario. Poliziotto bacia manifestante, uomo bacia a sorpresa donna. Ci si può scommettere: la reazione non sarebbe stata la stessa. Come si permette quel maschio in divisa di tentare un atto sessuale contro il consenso di una donna?" Antonio Signorini, Il Giornale


Che non sappiano più cosa inventarsi per traghettare le opinioni degli ancora troppi "non schierati" è ormai evidente. Che Il Giornale difenda solo ed esclusivamente interessi di partito o di famiglia, arrampicandosi e contorcendosi tra false notizie, false dichiarazioni e presunte incoerenze attraverso forzatissimi sillogismi degni dei migliori smerciatori di ignoranza è appurato da parecchi anni.
Ma leggere su una testata nazionale che il discussissimo bacio dell'attivista No Tav al poliziotto che ha fatto il giro d'europa andrebbe catalogato sotto la voce "violenza sessuale" farebbe impallidire persino colui che quel giornale lo controlla.

 "I No Tav non sono fricchettoni anni Sessanta, non gli interessa mettere i fiori nei fucili dei soldati. La ventenne milanese, immortalata mentre bacia il coetaneo siciliano poliziotto, voleva ridicolizzarlo." Questa l'opinabilissima opinione del semprefinto Antonio Signorini, già noto per avere fomentato in più occasioni l'odio costruito a tavolino nei confronti del ministro Kyenge.
Ed ancora:  "Il povero agente non poteva reagire, rispondere al bacio. Non lo permettono le «regole di ingaggio»".
 Qualcuno dovrebbe informare il "cascatore dalle nuvole" Signorini che le regole di ingaggio, come lui ama chiamarle, non permetterebbero nemmeno i continui soprusi ai quali sono sottoposti giornalmente i manifestanti No Tav, solo perchè si rifiutano di lasciare stuprare il loro territorio davanti agli occhi e scelgono di protestare.
E se a questi soprusi si rispondesse con un bacio invece della solita violenza che non si vede l'ora di strumentalizzare, evocando continuamente i fantasmi del terrorismo, ora rosso, ora nero? 
Qui entrano in gioco "giornalisti" come Signorini, pagati per modificare la realtà quanto basta per far si che i lettori vedano con occhi diversi i protagonisti di fatti che non sono piaciuti ai poteri che controllano la testata. "Giornalisti" che trasformano le (loro) regole di ingaggio in carta igienica, così poco abituati a dire la verità da nasconderla anche quando non gli viene chiesto. Insomma, "giornalisti" come Antonio Signorini.
Basta usare le parole chiave adatte al pubblico (fricchettoni, Che Guevara, Ghandi, rivoluzione, povero agente). Se in più si riesce a condire il tutto con un accostamento (anche se forzato e palesemente illogico) ad una baby star hollywoodiana semisconosciuta come Miley Cyrus il gioco è fatto: ora per il lettore la ragazza No Tav equivale ad una baby-prostituta che va in televisione a leccare martelli o altri oggetti solidi.
Non contento Signorini conclude l'articolo con una delle frasi ad effetto che lo hanno reso (mistificatore) famoso: "la nuova frontiera dei No-Tav è lo showbiz."
Morale della favola? Chi protesta viene distrutto, qualsiasi sia la sua forma di protesta. E l'indomani tutto è come prima, se non peggio.

3 commenti:

  1. Gradirei sapere, punto per punto, quale informazione falsa ho scritto nell'articolo in questione e, già che c'è, anche in quello sui finanziamenti a pioggia di Palazzo Chigi, da lei citato. Se non mi convinceranno le sue tesi, sarò lieto di farle avere notizie dal mio avvocato.

    Salutoni da Antonio Signorini, inciampato nel suo blog.

    ps: Miley Cyrus sconosciuta?

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    1. Caro Signorini, magari avesse scritto notizie false! Non è di questo che parlo nel mio articolo, si tratta solo di una mia personalissima interpretazione di ciò che ho letto su un giornale. Per quanto riguarda i finanziamenti a pioggia di Palazzo Chigi non so nemmeno di cosa sta parlando e non penso di averli mai citati in alcun modo, forse ha male interpretato qualcosa.
      ps: Miley Cyrus forse non c entrava molto con l'argomento.
      Saluti e grazie per il commento

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    2. e se si riferisce al fatto che credo che lei abbia "fomentato in più occasioni l'odio costruito a tavolino nei confronti del ministro Kyenge" penso che non serva evidenziarle che la mia critica non era riferita alla veridicità della notizia, ma alla maniera in cui lei ha scelto di raccontarla.
      Ancora saluti
      Davide Raccosta

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