Che qualcosa stava per cambiare ce lo aveva suggerito proprio
Obama, quando ha annunciato di aumentare le sanzioni e, proprio come i
grandi giocatori di poker, ha tentato di alzare la posta per poi far
saltare il banco. Ci siamo abituati ormai alle fonti anonime, alle
matrici che appaiono e scompaiono, alle intromissioni dei generali in
pensione che entrano nelle lobby affaristiche per mettere mano su
business energetici e giochi d’azzardo. Cosa sia accaduto nei cieli
dell’Ucraina è difficile da stabilire con certezza, e non staremo qui a
dire quale parte menta più dell’altra, né a spiegare come mai gli
americani sapessero esattamente che un missile ha colpito un aereo a 10
mila metri di altezza. Ci chiediamo, però, perché quell’aereo di linea
si trovasse in quel punto, in una rotta insolita rispetto a quella
abituale. Si pone anche la domanda sul perché sia ancora la Malaysia
Arlines a perdere un Boeing, sapendo oggi con certezza che l’aereo è
stato abbattuto, mentre dell’altro non ne ha ancora traccia. La macchina
della propaganda è stata azionata, e i media cominciano già ad
allinearsi alla versione confezionata dalla CIA. Sono tante le notizie
che vengono pubblicate, per essere poi cancellate immediatamente dopo, e
ormai le fonti di agenzia non sono più rintracciabili.
Per cominciare,
la registrazione dei ribelli che conferma l'abbattimento è visibilmente
montata e falsa, come dubbia è anche la tesi del missile che ha fatto
esplodere in aria il Boeing, considerando che il velivolo ha avuto un
impatto sul suolo e molti dei bagagli non si sono distrutti: testimoni
parlano di "qualcosa" che ha colpito l'aereo e lo ha diviso in due
parti, che si sono poi schiantate sul suolo in un raggio di diversi
chilometri.
Obama, nel suo intervento, afferma che "le prime prove raccolte indicano
che il missile è stato sparato dai filorussi", ma resta molto vago su
cosa possa costituire una "prova", oltre al fatto che l'incidente sia
avvenuto in una regione (territoriale) a controllo filorusso e che "i
russi hanno fornito armamenti". D'altro canto, non si può dire che
l'America sia nota per aver fornito in passato delle "prove
attendibili", e la storia ne è testimone: prove con quelle delle armi di
distruzione di massa dell'Iraq, dei crimini di massa di Gheddafi,
dell'attacco chimico della Siria. In questo caso, è davvero difficile
credere che delle milizie abbiano strumentazioni e radar in grado di
sferrare un attacco da terra e riuscire a raggiungere con tale
precisione un mezzo in movimento. Per colpire un simile bersaglio
occorre una stazione di controllo, dei comandi precisi e dei mezzi
aerei. Come credono di poter giustificare un simile evento con una
dinamica così semplicistica.
Parlare oggi di una “Ustica ucraina” non è poi così lontano dalla verità: la storia ci insegna che fu un missile francese ad abbattere il DC-9, e un aereo francese ha bombardato il colonnello Gheddafi. Dopo anni di sceneggiate, di film e di processi, la verità è talmente scomoda e poco onorabile, che quella di allora sembra si stata senza dubbio una decisione difficile. Oggi come allora, si ripetono gli stessi eventi, forse qualcuno ha agito preventivamente e ha di proposito messo l'aereo della Malaysia in quella particolare posizione. Lo scenario è lo stesso: anche allora si affrettarono ad affermare che un aereo civile era caduto e tutti erano morti, nonostante la verità fosse ben diversa, proprio come Obama ha dichiarato con altrettanto sicurezza che a colpire sia stato un missile. Tuttavia, si può anche ipotizzare che in volo vi fosse un "pacco diplomatico", e forse per questo gli Stati Uniti si sono affrettati a descrivere una dinamica simile all'esplosione di un missile. Di contro i russi hanno ventilato altre ipotesi, e di risposta è giunta la breve nota trasmessa dalla Russia Today, secondo cui nello spazio triangolare della Malaysia Airlines passava l’aereo presidenziale russo. Nel caso in cui questa notizia si rivelasse vera – cosa che sapremo solo nel tempo – allora vorrà dire che qualcuno ha deciso di suicidarsi da solo, perché i nostri “romantici russi” potrebbero avere delle reazioni spericolate. Da oggi in poi dobbiamo prestare molta attenzione a chi stringiamo le mani, perché evidentemente questa Alleanza Atlantica non esiste più.
Mentre l’esercito israeliano ha del tutto invaso la striscia di Gaza,
bombardando civili e avanzando con i carri armati, il mondo occidentale
tace, mentre ha imposto contro la Russia sanzioni economiche per aver
sostenuto l’indipendenza della Crimea, ben sapendo che i soldati russi
si trovassero in quella regione da oltre 100 anni. L’intera
destabilizzazione dell’Ucraina è stata addossata alla Mosca, ma non è
stato mai accertato quanti mercenari occidentali siano di stanza a Kiev
né la mole dei petrodollari che la Casa Bianca ha stampato per
l’occasione. E’ anche vero che servono ad ambedue le parti “statistiche
di morti” per giustificare azioni politiche e sabotaggi economici. Siamo
assetati di vittime per poter propagandare gasdotti, siamo ostaggio di
società petrolifere che hanno eserciti privati, e sparano su civili
inermi. Non c’è stata nessuna condanna da parte dell’ONU, perché anche
questa nobile organizzazione si serve di carnefici mercenari e di un
esercito di mistificatori, pagato con i soldi dei contribuenti.
Se oggi l’America va in giro a promettere mari e monti a tutti, ed in
particolare ai piccoli Paesi che aspirano ad emergere, prima o poi
questo “full d’assi” bisognerà andarlo a vedere. Il bluff dei giocatori
di poker non sarà sempre accettato da chi invece gioca a scacchi, e
allora sarà un po’ difficile poter affrontare gente che è catapultata
nella Seconda guerra mondiale e nella eroica Armata rossa. Un primo
monito è giunto proprio dal Presidente rumeno Basescu, che ha
consigliato di raggiungere al più presto un accordo con la Russia e di
chiudere questa storia. In altre parole, voleva dire che i “cari amici
americani e i colleghi europei, così rilassati e adagiati sugli allori,
non devono illudersi che questa sia una passeggiata, perché con questi
scherzi si può andare per le lunghe, e le popolazioni dell’Est, ancora
troppo nostalgiche, non penseranno due volte a prendere una decisione
vicina al loro passato”. L’onda anomala che si sta sollevando, quindi,
non potrà essere arginata con tv e media pappagalli. Con mercenari e
terroristi si può resistere ancora molto, oppure dopo le primavere arabe
e le rivoluzioni arancioni avremo una rivolta rossa.FONTE: e.t.l.e.b.o.r.o.
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